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domenica 21 febbraio 2021

Frutti di bosco: la salute vien mangiando

 I frutti di bosco sono ricchi di sostanze benefiche, vitamine e antiossidanti sono buoni e profumati. Si può dire che sono veri e propri alleati della salute.

Mirtilli neri e rossi, more, lamponi, ribes e fragoline sono straordinari frutti di bosco ricchi di sostanze antiossidanti che proteggono dalle malattie e che aiutano a contrastare le infezioni. In cucina, possono essere mangiati da soli come snack, in macedonia insieme ad altri frutti o come ingrediente di torte e crostate. 

MIRTILLI 

I mirtilli si consumano freschi, surgelati o anche sotto forma di marmellate. Rinforzano i capillari delle gambe e del viso e combattono la stanchezza oculare, contengono vitamine A e C, acido citrico e malico, mirtillina, fosforo, calcio e manganese.

LAMPONI

Dal sapore dolce-acidulo, sono ricchi di vitamina C, A, potassio, calcio, magnesio, fibre e acido folico. Sono un valido aiuto contro le infiammazioni articolari grazie alla loro azione diuretica. Buoni da soli al naturale e sono ottimi anche per fare confetture, marmellate, crostate e sciroppi.

FRAGOLINE

Sono ricche di vitamine C, iodio, ferro e fosforo e son indicate per combattere le infiammazioni del cavo orale. Profumate sono deliziose da mangiare a fine pasto o come merenda.



RIBES

Contengono zuccheri, vitamine A e C e potassio, utile per mantenere i muscoli scattanti e alleviare i crampi. Hanno un sapore lievemente acido, sono rinfrescanti e adatti anche per decorare varie ricette.

CURIOSITA': le more crescono spontanee nelle campagne e nei boschi, ma vanno mangiate appena colte perché sono piuttosto delicate ed è difficile conservarle. Sono ricche di vitamina C, E e acidi organici, fibra, potassio e manganese. Svolgono un'azione antiossidante utile all'organismo per difendersi dai radicali liberi.


venerdì 13 maggio 2016

La sindrome dei cuori infranti: esiste o è solo un modo di dire?

Chi di noi non ha mai sofferto per amore? Questa è una domanda banale ma che fa riflettere sulla tanto nota sindrome del cuore infranto.

Esiste o è solo una cosa che si dice così? Esiste esiste eccome ma non a tutti viene. L'amore è un sentimento bellissimo che quando si vive sembra di stare sulle stelle. Purtroppo però a volte può finire lasciandoci quel vuoto insopportabile che attanaglia tutta la nostra vita.



Da qui ecco la storia della sindrome del cuore infranto e che cosa provoca nel corpo umano.

Si chiama anche crepacuore e sovviene quando si ha una forte emozione. I sintomi sono simili a quelli dell'infarto ovvero dolore al petto, respiro corto e un senso di forte fatica: anche mangiare diventa un problema per alcuni e in effetti chi esce da una storia d'amore dimagrisce a vista d'occhio.



Ovviamente la sindrome del cuore infranto non provoca danni permanenti al cuore. In due casi su dieci arriva in ospedale per paura che sia un infarto.

La cura c'è e consiste solitamente in un mix di farmaci che ha lo scopo di bloccare il dolore. La sostanza che agisce su questa sindrome è un beta bloccante che ha la capacità di placare all'origine il meccanismo che provoca l'iper reattività del cuore.



Purtroppo l'amore fa parte della nostra vita e noi dobbiamo sapere che si può andar incontro anche a queste conseguenze qualora finisse. L'importante è non perdersi mai e di trovare dentro di noi la forza di lottare e di andare avanti.

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